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Fiaccole di Versilia

Alberto SALVATORI

Queste memorie, non potevano comprensibilmente contenere tutto quello che è successo nell’arco di questi 44 anni in Misericordia: se alcune vicende sono state debitamente approfondite, altre sono state necessariamente riassunte; non solo per motivi di spazio, ma soprattutto di memoria, che ormai comincia a venir meno.
Il primo contatto con la Misericordia avvenne nel lontano 1975.
Partecipai ad una riunione indetta dall’allora Presidente Maestro Maggi, per sensibilizzare la popolazione sui progetti della Confraternita ed ottenere nuove adesioni.
Nel 1976, in occasione delle nuove elezioni, entrarono a far parte del direttivo anche nuove figure che dettero un ulteriore spinta all’associazione: avvenne la separazione dalla casa madre Camaiore e fu rifondata come sezione autonoma con un proprio Consiglio “Magistrato” per la gestione sia operativa che amministrativa. Entrai a far parte di un Comitato per le manifestazioni, appositamente costituito per la raccolta fondi, finalizzata alla costruzione di una futura nuova sede.
Frequentando l’associazione conobbi i grandi valori che sottendono alla voce “Misericordia”: spirito di servizio, grande disponibilità verso il prossimo, impegno sociale, lealtà e onestà; il tutto, in nome della Cristiana Carità. Fu un periodo fecondo di iniziative coinvolgenti tutta la popolazione del Secco; iniziammo a partecipare alle “Befane”, con parole e musica di F. Cortopassi (anche conosciuto come Totò): con la sua fisarmonica era un grande animatore e conduttore dell’evento; interpretò la prima “befana”, debitamente truccata, mia moglie Adele.
Nel luglio 1978 avvenne la cerimonia della posa della prima pietra della nuova sede: un edificio moderno e funzionale che l’architetto M. Giusti aveva, gratuitamente, progettato. Intervenne alla cerimonia il Presidente Nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia A. Merlini, grande oratore, tanto che ricordo ancora le prime parole del suo discorso: “Fiaccole di Versilia... da questa sera brilla nel cielo una nuova stella!”.

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1978 Posa della prima pietra sede via del Secco

I lavori iniziarono nel gennaio 1979: i fondi disponibili permisero la costruzione del primo lotto, tutta la struttura in cemento armato fino alla copertura del tetto; qui furono sospesi in attesa di nuove disponibilità. Gli anni ‘80 segnarono un lento e progressivo calo dell’iniziale entusiasmo: alterne vicende all’interno delle varie dirigenze, portarono alla fusione e alla completa dipendenza dalla casa madre di Camaiore; la scheletrica struttura rimase per anni lì a testimonianza di un impegno che attendeva di essere onorato. Nel 1992, grazie ad alcuni contributi straordinari, ci furono i presupposti per riprendere i lavori: si ricostituì il Comitato pro Misericordia con il duplice obiettivo di portare a termine il secondo lotto consistente nel rendere agibile il piano terra e fondare una nuova ed autonoma Confraternita al Lido.

Questo progetto sarà realizzato dopo due anni.

La nuova Misericordia nasce il 6 Giugno 1994,precisamente tra le h. 21/23, in via del Secco n. 81(anche se urbanisticamente non ancora agibile): il notaio,dopo aver dato lettura dell’atto costitutivo, certifica le firme dei 27 Confratelli fondatori.

In occasione, per motivi legislativi, fu costituito un Consiglio direttivo di soli cinque membri con il gravoso compito di far nascere, anche burocraticamente, la nuova Misericordia (Salvatori A. Presidente – Maggini M. vicepresidente –Cinquini G. segretario – Da Prato G. tesoriere – Bonotti M. consigliere).

6 Giugno 1994 – 28 Febbraio 1995

Passai duecentosessantotto giorni da Presidente di una Misericordia che, pur essendo operativa e sempre dipendente da Camaiore, ufficialmente ancora non esisteva.

Per inserire a pieno titolo la nuova associazione nella Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia non era sufficiente il notevole fenomeno spontaneo dei Confratelli fondatori: occorreva formalizzare la nuova esistenza ottenendo le varie autorizzazioni dalla Curia Arcivescovile, dalla Regione Toscana, dal Servizio Sanitario Nazionale, oltre che dagli Enti Provinciali e Comunali. Ogni soggetto per istruire la propria pratica pretendeva una documentazione ancora inesistente: viaggi infiniti tra Lucca e Firenze alla ricerca di una firma che sbloccasse l’iter.

Vorrei qui ricordare alcune tappe fondamentali della costituzione della nuova Confraternita:

• 6 giugno 1994, Atto di fondazione della Nuova Misericordia, nomina del 1° consiglio direttivo;

• 9 luglio, Costituzione e attivazione del Circolo “Il Girasole”;

• 5 novembre, nomina del Parroco Don Paolo Rossi a Correttore “Assistente Spirituale”;

• 11 novembre, iscrizione all’Albo regionale del Volontariato;

• 13 novembre, l’assemblea di tutti i Confratelli della“Misericordia di Camaiore e Lido” approva la donazione della nuova sede;

• 20 novembre, cerimonia solenne di presentazione al Vescovo e alla popolazione della Nuova Misericordia;

• 5 dicembre, il Consiglio della Nuova Misericordia accetta la donazione della nuova sede;

• 29 dicembre, il Magistrato della Misericordia di Camaiore delibera la donazione della nuova sede alla Miselido;

• 23 febbraio 1995, atto notarile di donazione;

• 25 febbraio, decreto di affiliazione alla Confederazione delle Misericordie d’Italia;

• 26 febbraio, elezioni del 1° Magistrato della Misericordia di Lido di Camaiore;

• 9 marzo 1995, assemblea di tutti i confratelli.

Il 24 marzo 1996 si tenne, in forma solenne, l’inaugurazione della nuova sede con grande partecipazione da parte della gente del Secco, delle Autorità e rappresentanze di Enti e Confraternite: nell’occasione fu pubblicato un numero unico che negli anni seguenti ritroveremo con il nome “Traccia” in una nuova veste tipografica.

Il Centro Diurno per gli anziani, ormai pienamente operativo, venne inaugurato il 24 ottobre 1998: finalmente fu realizzato uno degli obiettivi fondanti.

Un’esperienza molto positiva è stata la partecipazione, a Firenze, dal giugno al novembre 1999, ad un corso di formazione per volontari impegnati nel sostegno ai persone con disabilità e ai malati gravi. Questo corso nacque e si propose con scopi precisi: formare volontari che fossero motivati ad offrire la loro presenza accanto a persone 

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1996 Inaugurazione sede via del Secco

disabili, portatori di handicap o affetti da malattie croniche invalidanti con particolare attenzione anche alle motivazioni spirituali del percorso, tramite il lavoro seminariale, per un approccio più consapevole e rispondente ai bisogni di chi necessita un sostegno per la propria sofferenza. (Il corso era articolato su 12 incontri settimanali in cui il relatore di turno svolgeva il proprio tema, a cui seguiva un’ora di seminario-lavoro di gruppo. Si iniziò il 30 Giugno con “Antropologia della sofferenza: cambiamenti nella cultura della morte e del lutto”, a cui seguì il 7 Luglio“Elementi di psicologia della sofferenza e della morte”.Dopo la pausa estiva si riprese l’8 Settembre concludendo il 3 Novembre con “La riflessione e la meditazione davanti alla sofferenza, il ruolo della comunicazione nella disabilità grave”.)

Da questo “percorso” ho appreso molte parole e tutte le sfaccettature che le compongo: volontariato, sostegno, sofferenza se analizzati con “Fede Cristiana” assumono valori importanti come comprendere, sperimentare,condividere.

A seguito di questa esperienza, l’anno successivo, organizzai nella nostra sede un corso per volontari di assistenza agli anziani al quale parteciparono, molto motivati, 25 nuovi confratelli. I 10 incontri settimanali, che si conclusero con una verifica ed un diploma, furono coordinati dal Dott. D. Biagi che si avvalse della collaborazione di 6 colleghi medici, di un’infermiera professionale e di un’assistente sociale, tutti gratuitamente disponibili.

Nel 2001, con il nuovo Correttore Spirituale Don Angelantonio Sciarra, venne iniziato un percorso che porterà, poi, alla cerimonia della Vestizione: “indossare la storica cappa nera con buffa”. Questo antico atto simbolico ha una grande valenza spirituale: testimonia la volontà di appartenenza e di obbedienza nella Fede, per vivere e testimoniare la carità Cristiana nelle opere di Misericordia. Il corso, a cui parteciparono diversi confratelli e consorelle, era iniziato il 4 ottobre 2001 nella ricorrenza della festività di San Francesco e si concluse il 13 febbraio 2002, mercoledì delle Ceneri.

2004: Solenne celebrazione del Decennale.

È stata questa una delle più belle manifestazioni a cui ho fattivamente contribuito: fu un’esperienza unica e di notevole arricchimento culturale. Sono stato in contatto con uno dei più grandi scultori del ‘900, il maestro P. Cascella, per la realizzazione della medaglia commemorativa: il tutto a titolo gratuito. Ricordo ancora, la mattina di Pasqua, che lo chiamai per gli auguri di rito e mi comunicò che aveva trovato l’idea ed effettuato il disegno. La presentazione ufficiale del bozzetto venne fatta in un’assemblea generale: la presentazione del programma del decennale, la pubblicazione di una cronistoria della Misericordia e della medaglia commemorativa furono presentati alle Autorità e al pubblico nell’aula Consiliare del Comune di Camaiore, tutte tappe salienti dell’evento vissute con entusiasmo.

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Un altro dolcissimo ricordo risale sicuramente ai primi anni 2000: non sono mai salito su un’autoambulanza, in compenso, come volontario, ho fatto servizi con i pulmini e le macchine in dotazione. In occasione di un servizio di trasporto di “ragazzini con problemi psichici” al Centro di Viareggio (che si effettuava ogni mattina) uno di questi, al momento di salire, ebbe una reazione violenta contro la propria madre: nel tentativo di pacificazione, rimediai una bella sberla in faccia! Durante il percorso, mentre reggevo il pomo della leva del cambio, sentii alcune lievi carezze sfiorare il dorso della mano; era il modo con cui il“ragazzino difficile” intendeva farsi perdonare.

La famiglia Salvatori è da quattro generazioni vicina attivamente alla Misericordia, lo era mio padre a quella di Forte dei Marmi, lo siamo a questa, io con Adele, mio figlio Marco ed ora anche la nipote Maurizia. Abbiamo dato alla Confraternita la disponibilità di una piccola parte del nostro tempo, ricevendone in cambio un notevole arricchimento spirituale e un forte coinvolgimento umano e sociale. Desidero ringraziare tutta la Mise-Lido per la dimostrazione di affetto in occasione delle nostre nozze d’oro, parole che gelosamente conservo.

Ed ora alcune considerazioni.

Gli anniversari dovrebbero servire non solo per fare bilanci sul passato, ma anche riflessioni sul presente e progetti per il futuro. Domandiamoci: cosa può fare la nostra Confraternita per essere sempre più utile al “suo Paese”?

Semplicemente, farsi interprete dei cambiamenti in atto e divulgarlo meglio che può, perché il momento che sta vivendo la società, il mondo del volontariato in particolare, è cruciale; sta avvenendo una rivoluzione copernicana che ribalterà il consueto e ormai limitato modo di concepire una “Misericordia” e il suo modus operandi. La nostra già buona organizzazione ed esperienza ci pone operativamente in una condizione di vantaggio, che non deve essere interpretata come preminenza nei confronti delle altre organizzazioni no-profit – non stiamo svolgendo una gara –ma come una capacità conseguita e posta a disposizione del prossimo che, per implementarla, tutti possiamo, o meglio, dobbiamo concorrere nel nome dell’umana solidarietà.

E’ auspicabile quindi che anche la nostra Confraternita si apra verso l’esterno con nuovi argomenti e con un nuovo linguaggio e osservi con maggiore attenzione quello che sta avvenendo nella società e nelle nostre Confraternite, non soffermandosi soltanto all’aspetto esteriore, alle ritualità e ai ricordi di ciascuno di noi.

Saliamo anche noi sul futuro e rendiamoci utili per diffondere il cambiamento in atto, guardando un po’più avanti e un po’ meno indietro, sempre vicini alla gente, a fianco della comunità.

Concludo con un reverente pensiero e una preghiera alla memoria, di tutti i Confratelli, in particolare all’Avv. Leonardo Lapasin Zorzit, presidente emerito negli anni 1985-1993,che con abnegazione guidò la Confraternita negli anni più bui e travagliati.

Successivamente nel 2007 venne eletto Governatore della nuova Misericordia: fu ancora preziosa e illuminata guida, nel periodo di massima espansione dell’associazione fino al 07 febbraio 2014, giorno della Sua prematura dipartita.

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